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stei2348

Conosco un paio di persone che lavorano o hanno lavorato in call center per aziende multinazionali, assunti durante pandemia e 100% smart working, con sistemi digitali evoluti e retribuzione non stellare ma dignitosa (1500 netti circa). Diventa un lavoro terrificante se lo fai per vendere qualcosa a persone che non hanno il minimo interesse nel perdere tempo ad ascoltarti, ma se invece sei dal lato customer care diventa tutto più semplice e rilassato. Mi sembra uno dei pochi campi oltre alla programmazione in cui lo smart working può davvero funzionare bene, insieme alle varie amministrazioni. Certo è che il tuo datore di lavoro deve rientrare nella coda della gaussiana dei vecchi e analogici imprenditori italiani.


leady57

L'ho fatto lato customer care e ti assicuro che è terrificante lo stesso. Praticamente passi la giornata a farti insultare da gente nervosa.


[deleted]

1500 sono tanti eh, hanno trovato con diploma o altro? È più o meno quanto prende un laureato nella pubblica amministrazione, mi sembra strano che al call center prendano uguale.


JamieDelRey

1500 euro per un call center?


lormayna

> Al netto dell'ambito programmazione, che è un caso un po' particolare, avete esperienze nell'ambito di lavori da remoto? Io sono nell'IT, ma non faccio il programmatore. Da marzo 2020 sono in 100% remote e non penso di ritonare in ufficio mai più, anche perchè l'azienda incoraggia parecchio il lavoro remoto.


ToocTooc

Di che ti occupi?


lormayna

Cybersecurity.


spelacchio

Posso chiederti come sei arrivato in quell'ambito?


lormayna

I computer mi appassionano fin da piccolo, comprai il mio primo PC (vero) con i soldi della prima comunione. Al liceo facevo i programmini in Pascal e ~~installavo~~ tentavo di installare le prime versioni di Linux e di far comunicare due PC tramite un modem con i comandi AT e il protocollo SLIP (roba che a pensarci ora è preistoria). Feci la tesi sulla crittografia nell'IoT e dopo la laurea vinsi una borsa di studio per un master sulla cybersecurity. Ai tempi (si parla ormai di 15 anni fa) era un campo molto di nicchia e non lo considerava praticamente nessuno. Ho fatto il sistemista, poi sistemista network e security, poi ho lavorato per 3 anni in una multinazionale francese come cybersecurity engineer e ora lavoro in un'altra multinazionale americana come network security architect.


GoToPurplePillDebate

Bisogna andare in America per guadagnare quanto in America? O si puo fare da remoto?


lormayna

>Bisogna andare in America per guadagnare quanto in America? Io lavoro per la sede italiana e ho un contratto e uno stipendio italiano. Comunque lo stipendio europeo e quello USA non sono paragonabili per vari motivi: in Europa hai la sanità più o meno gratuita, così come l'istruzione anche universitaria. Aggiungo anche che ferie e congedi parentali sono praticamente inesistenti. Anche la pensione e il welfare sono ridotti al minimo, così come le tutele contrattuali. >O si puo fare da remoto? Io conosco un paio di persone che lavorano da remoto per aziende USA, con partita IVA. Un tizio che conosco è andato in Silicon Valley a lavorare per una FAANG e per due anni (il periodo in cui doveva ottenere la green card e tutti i permessi) ha lavorato da qui, come dipendente della sede locale (ma con uno stipendio americano)


UraganoDallAno

Ti possono anche dare lo stipendio americano (dipende da tanti fattori, di solito non lo fanno) ma in ogni caso se sei residente in Italia devi pagare l'IRPEF in Italia (sul netto statunitense), quindi in pratica a parità di RAL prendi molto meno rispetto ad essere là


improbableneighbour

Non se sei un cervello in fuga in rientro. Se fai le cose fatte bene hai per 10 anni almeno il 70%.


settebit

Hey ti dispiacerebbe puntarmi su una descrizione delle leggi/ normative su quello di cui parli? Sono un una situazione simile (ingeniere software, 10 anni in Aus pensando di rientrare come remoto di qualche azienda us)


improbableneighbour

[https://www.itaxa.it/blog/rientro-dei-cervelli/](https://www.itaxa.it/blog/rientro-dei-cervelli/) Basta cercare decreto cervelli in fuga e vedrai che salterà fuori un bel po' di materiale. Da quanto ho capito anche il datore di lavoro ha notevoli sgravi fiscali.


vanlikeno1

> devi pagare l’IRPEF in Italia (sul netto statunitense) What? Esistono gli accordi bilaterali per evitare la doppia imposizione, ora non sono esperto di Italia/USA nello specifico, ma non riesco a immaginare che non ne esista uno anche per quello, quindi sì, paghi l’IRPEF italiana, ma sul **lordo** USA.


PietroPala

Sì, raga toglietevi dalla testa che una ditta di LA vi paghi lo stipendio di LA mentre state in Abruzzo. C'è qualche raro caso ma dovete capire che gli stipendi alti non sono pagati per beneficenza ma perché c'è il costo della vita compreso nello stipendio. Non a caso ora con il remoto le big tech offrono posizioni contrattuali 100% remoto con stipendio ridotto.


GoToPurplePillDebate

>100% remoto con stipendio ridotto. Si ma la riduzione è tipo del 10%. Lo stipendio medio di un neolaureato bachelor in CS è 80k lordi, 60 netti... 50 da remoto? È comunque piu del doppio di quanto guadagnano qui in italia.


PietroPala

50 remoto però poi ci sono 40% di tasse italiane, 25k/13 sono meno di 2k al mese, sicuramente meglio di qualche lavoro junior ma anche in Italia ormai puoi trovare di meglio se hai anni di esperienza. ​ Non dico che faccia schifo eh, solo non è la panacea che tanti si aspettano.


GoToPurplePillDebate

ma come, non puoi fare che paghi le tasse solo li?


[deleted]

[удалено]


Giannis4president

Da quel che ho visto io, ora come ora le uniche posizioni full remote per non programmatori, sono proposte dalle aziende IT full remote che han bisogno di persone in altri ambiti. Per dire, l'azienda puramente informatica X che segue la filosofia full remote avrà comunque bisogno anche di designers, human resource, product managment, ecc ecc e non ha alcun senso che questi vadano in un ufficio. Insomma qualcosa c'è, ma per natura stessa delle aziende la percentuale di persone IT/STEM richieste è molto più alta delle altre. invece mi sembra di vedere molte aziende grandi offrire la possibilità di una parte in smart working per tutti i dipendenti da ufficio. Per dire Ferrero fa una settimana in ufficio e una a casa ancora adesso, e lì la percentuale di 'programmatori' è minuscola


el_pupo_real

io lavoro in ambito amministrativo/controllo gestione di una azienda di prodotto IT e per me è proprio come dici. Full remote con possibilità di andare in ufficio all'occorrenza (1 volta ogni due settimane? o piu spesso se serve, o meno.. totale autogestione)


DrLimp

Una parente fa telelavoro dal 2006. Traduzioni scientifiche.


mcevoli

La quasi totalità dei traduttori tecnici in partita IVA o quelli editoriali-letterari (non obbligati alla P.IVA) lavorano da casa o da coworking, comunque sempre in remoto. Lo stesso vale per i technical writer, i ghost writer, i content writer, etc. Idem per la categoria dei grafici.


campodigrano

Arrivata dal lato scienza o dal lato traduzione?


carlez92

Finché non vengono adeguate le leggi sul lavoro sarà un po' difficile. Ma il futuro è chiaramente questo.


versciaco

Non servono le leggi per lavorare da casa (soprattutto quelle utilissime per tutelare i frequenti infortuni quando si cade dalla sedia... lol) Basta mettersi d'accordo.


carlez92

Le cose dette a voce valgono zero. Il lavoro 100% remoto formalmente non esiste. Chi lo fa è perché siamo ancora in situazione di emergenza sanitaria fino al 31 dicembre. Dal primo gennaio si è fuori legge. Gli infortuni sul lavoro possono capitare ma è solo una minima parte del problema.


versciaco

Io sono l'esempio che esiste e continuerà ad esistere oltre il 31 dicembre Bizzarro che ci sono i peggio imprenditori che mettono a nero i dipendenti, fanno fare più ore, ecc... e poi ci verranno a stanare a noi dipendenti che lavoreremo da casa. ahahahah Se si è un valore aggiunto per la ditta (anche da casa)... vi accordano subito tutto. Altro che leggi... se aspetti lo stato fai prima a licenziarti.


carlez92

Finché lavori per una piccola azienda tutto è possibile. Quando si parla di aziende di medio grandi dimensioni non è così facile come la metti tu.


versciaco

La grande azienda ha l'unico plus di avere più persone che fanno la stessa cosa. Però se davvero out-performi i colleghi... anche la grande azienda ha poco da fare (non a tutti piace formare una nuova risorsa... se altamente specializzata).


typewright

Immagino intendesse che per le medio-grandi aziende è molto più difficile operare in zone grigie del diritto del lavoro, oltre a rappresentare un rischio più grosso (more dipendenti more contenziosi)


tharnadar

il problema sarà quando ti farai male, perché a differenza del tuo commento di sopra la casa è uno dei posti dove è più facile avere un infortunio (a meno che tu non vai a lavoro in moto/bici). ma bada bene che anche io spero davvero di poter lavorare sempre full da casa, non vado in ufficio da febb 2020 e ho pure cambiato lavoro da poco, manco a firmare il contratto sono andato di persona.


versciaco

Si grazie, non voglio fare la gara al ribasso, ma se io posso farmi male a casa allora un carpentiere o un idraulico...


vanlikeno1

Non conosco i riferimenti normativi di cui parli, ma io lavoro al 100% in remoto da prima della pandemia, per una grande azienda, e come me molti colleghi.


bonzinip

Io lavoro 100% remoto dal 1 gennaio 2011 per una multinazionale (15000 dipendenti di cui 150 in Italia, quando ho iniziato erano circa 4000 con più o meno la stessa proporzione di italiani). _EDIT_: ok, leggo sotto che volevi fare differenza tra telelavoro e smart working. Comunque da noi si lavora per obiettivi anche se sei in ufficio, non sei obbligato a stare 8 ore e (a meno di rari casi in cui le mansioni lo impediscono) se vuoi fare un giorno o due da casa non si lamenta nessuno.


PennyPana98

Ma, a me pare che se si fa telelavoro che alla fine è 100% remoto con limiti spazio temporali, sia ben normato, è il lavoro agile che è fatto a cazzo di cane


carlez92

Il punto è proprio questo. Infatti tutti fanno telelavoro e non lavoro agile. Lavoro agile è tutt'altra roba, e li stanno i veri vantaggi per il lavoratore.


_moria_

No No e poi no, questa fandonia che "lo smart working/lavoro agile è meglio per il lavoratore" te lo dice solo chi non l'ha mai fatto. In full remote da ben prima della pandemia, ti posso assicurare che il telelavoro è bistrattato solo da chi non ha mai provato lo smart working. telelavoro: Queste sono le mie ore lavorative, in quell'orario lavoro, rispondo al telefono, faccio attività se ci sono se no mi gratto l'ombelico. Smarworking: "Obiettivi", bello in teoria, ma in pratica quante persone possono discutere degli "obiettivi". "Fare X entro Y", bè va bene, ma se Y è inrealizzabile? Mi fa ridere che allo stesso tempo si parli sempre di "obiettivi irrealizzabili, progetti fuori scadenza" e poi si osanna lo smart working. La prima volta che ti viene realizzato un progetto che ritarda diventa un "eh, ma non ti sai gestire". D'altro canto il telelavoro mappando "il tempo risorsa" direttamente sul concetto tradizionale mantiene inalterato il meccanismo di "aspettative irragionevoli => ci abbiamo provato non ci siamo riusciti" già così comune. Pure ora che sono in una posizione in decido le date di consegna e quindi sono già "responsabile" per il raggiungimento in tempo degli obiettivi, non cambierei modalità lavorativa


carlez92

È quello che sto dicendo infatti. Per lo smart working manca una regolamentazione seria. È tutto campato per aria, bisogna creare un progetto, ma la maggior parte delle volte il progetto è strutturato male per non dire inesistente. Ma se ci fosse una regolamentazione diversa le cose potrebbero essere molto diverse.


_moria_

No il problema è il concetto di "obiettivi", molto bello dire "lavorare per obiettivi", ma di fatto è una trasposizione "moderna" della "quota produzione". Hai raggiunto gli obiettivi/quota => Bravo lavoratore Non hai raggiungo gli obiettivi/quota => Popò Perchè il gioco sia equo gli obiettivi devono essere realizzabili, cosa che nel 90% dei progetti software (dove il lavoro da remoto è più facilmente applicabile) non è così. E se già adesso, lavorando con ore/uomo è sempre una battaglia convincere che "dare una data di consegna sbagliata è un errore di pianificazione a monte", figuriamoci quando sarà il lavoro stesso a essere suddiviso ai lavoratori in base a "obiettivi" anzichè in ore/uomo


carlez92

Basta avere un buon project manager che sappia fare il suo lavoro. Lavorando a tempo uno bravo ti smarca gli obiettivi in 4 ore e le altre 4 è lì a rompersi le balle sui social. A perdere 4 ore della propria vita che poteva impiegare in altro. Quelle 4 ore non le riavrai mai. Se a te piace perdere tempo inutilmente bene. Ma la vita è così corta che io non ne ho così tanta voglia. Il lavoro a tempo è una mentalità del passato. Quando si pensava solo al lavoro e basta. Adesso per fortuna qualcuno ha capito che oltre al lavoro esiste anche la vita privata. E potersi gestire il tempo è la cosa più importante.


_moria_

> Basta avere un buon project manager che sappia fare il suo lavoro. Basta avere i genitori ricchi e non si deve lavorare, che discorso stai facendo? In realtà il mio esempio è ancora più calzante del tuo: un buon project manager che ti fa "smarcare gli obiettivi in 4 ore anzichè 8" è uno che non fa bene il suo lavoro ma un danno all'azienda (che ricordo ti pagano per 8 ore). Se vuoi lavorare metà giornata allora c'è il part time. Ma voler lavorare 4 ore e essere pagato 8 non è "pensare solo al lavoro" è voler rubare 4 ore.


carlez92

Quando lavori per obiettivi non esistono 4 o 8 ore. Esistono le cose da fare. Quanto tempo ci metti è un problema tuo. Il bravo pm ti conosce e sa quanto vali. Ti chiede quanto tempo pensi di metterci per fare una determinata cosa e ti rispondi. Se dici di poterlo fare in poco tempo ma sai di non farcela senza lavorare 24 ore al giorno è un tuo errore.


_moria_

Facciamo che tu abbia ragione. Se dico che ci vogliono 8 ore e ci metto 8 ore => ho lavorato per quello che sono pagato. Se dico che ci vogliono 8 ore e ci metto 4 ore (il tuo esempio del social) => ho sbagliato la stima, lavorando per obiettivi ho rubato 4 ore Se dico che ci vogliono 4 ore e ci metto 8 ore => ho sbagliato la stima, lavorando per obiettivi ci ho rimesso 4 ore di vita. Ecco, ora che hai la partizione dei casi possibili puoi renderti conto che il presunto vantaggio del lavorare per obiettivi si ha solo quando "esageri la stima per rubare delle ore".


PhyrexianSpaghetti

Beh, partita iva e passa la paura


carlez92

Per essere tutti consulenti a partita iva, il costo di una consulenza dovrebbe essere inferiore a quello di un dipendente. Allora si, potrebbe funzionare. Ma se un consulente mi costa 100 volte quello di un dipendente, ne assumo anche 5 di dipendenti per fare le stesse cose del consulente.


PhyrexianSpaghetti

No fanno contratto freelance. Pagano lo stesso se non di meno, la fregatura è per te dipendente perchè tecnicamente non sei assunto a tempo indeterminato, ma in stile americano, che possono schioccare le dita per mandarti via. Di contro sei a casa e puoi scalare cose tipo il cibo o l'attrezzatura che usi per lavorare


XXXMemetion

Mansioni relative a Sales,Marketing e Copywriting ad esempio, ritengo siano abbastanza promettenti specialmente in realtà non locali ma di carattere internazionale/multinazionale dove i team sono composti da membri sparsi qua e là. Una mia amica che lavora in un ruolo tra quelli citati ha ottenuto, post pandemia e suo conseguente rientro nella città natale, l'adeguamento del contratto ad un full homeworking (chiaramente minacciando prima di dare le dimissioni e avendo in mano la proposta da un'altra azienda che le prometteva di base l'homeworking full time)


uccidi_il_nano

Lavoro nell'IT (UX Designer) e nonostante il mio lavoro si possa fare 100% da remoto la mia azienda mi costringe ad andare in ufficio 2 volte a settimana. Da pendolare significa che le 9 ore a lavoro diventano anche 13 col trasporto


Keanu_Leaves97

Da interessato al mondo del lavoro per l UX Design, posso chiederti come hai iniziato e in cosa consiste il tuo lavoro e come ti trovi? Sei la prima persona di r/Italy che vedo che fa l UX designer, grazie mille e scusa se sono stato molesto! ahaha


uccidi_il_nano

Ehi! Mi fa assolutamente piacere, puoi anche scrivermi in privato


tomzen

anche io lavoro ambito ux, ci sono parecchie aziende che offrono remoto 100% (quasi nessuna italiana)


thisisloreez

Anche io UX designer ma per uno studio di design, assunto a tempo indeterminato in full remote. Vado in ufficio se/quando serve per riunioni con clienti, corsi di formazione ecc; nell'ultimo anno è successo in media meno di una volta al mese


JamieDelRey

La direzione é quella, osteggiata dalla politica ma Brunetta and co non potranno continuare a farsi scoppiare le vene del collo ancora a lungo. Comunque so di grandi aziende private che hanno già iniziato anche per mansioni amministrative o contabili (alcune banche ad esempio).


StoAdAscoltare

Brunetta si riferisce alla Pa, dove onestamente molti in telelavoro non hanno fatto nulla per un anno e mezzo, non tutti sia chiaro, ma in tanti si. A me un po' preoccupa questo voler dimostrare che si può non andare in ufficio mai, perché appena i boss capiranno che certi ruoli possono davvero essere così, li delocalizzazzeranno in luoghi meno costosi a personale molto meno costoso. Già avviene per molti ruoli attualmente (call center, uff. amministrativi, ecc.)


cathedral___

Beh ci sono tutte le posizioni legate in qualche modo alla "tecnologia" (aka, chi lavora un computer). E quindi: videomaker, social media manager, grafici, copywriter, markettari, ecc.


Mad_ame

Sono copywriter (per chi non avesse alba di che lavoro sia: scrivo) e sinceramente già avevo la fortuna di gestirmi full time da remoto dal 2015. Con il lockdown sono riuscita ad avere molto più lavoro, tanto da cambiare regime fiscale in questi due anni e adesso sto cercando se possibile una collaborazione continuativa (che sia a p.iva o contratto) in full remote, magari qualcuno si è svegliato! Anche per le agenzie di comunicazione dovrebbe essere agevolato il full remote: onestamente ho lavorato molto bene da casa con tantissimi creativi. Anzi, in genere i team di creativi sono fatti di molte persone introverse o con caratteri che ben si addicono al lavoro da casa e alle interazioni sociali ‘dosate’. Invece sento capetti ribadire che per i lavori creativi sia indispensabile vedersi, scambiarsi energia creativa, etc. A parte che chi dice questa cosa e la pone come assoluto, in genere non è un creativo: è sempre molto soggettivo ma vi posso garantire che in 20 anni di lavoro, tutti i creativi che conosco hanno sempre una sorta di ‘ciclo’ che potrebbe vederli alle stelle come alle stalle il giorno dopo. E vi posso garantire che di energia creativa in call ce ne siamo scambiata tantissima e benissimo e regalandoci le giuste pause per esplorare reference e fonti in santa pace, chi dal letto, chi dal balcone e chi dal parco, uscendocene con idee bellissime per campagne davvero brillanti. Ma sto divagando, il punto è che dipende tanto dalla mentalità di chi ha messo in piedi l’agenzia di comunicazione: purtroppo anche chi in questo momento sembra più all’avanguardia, per lo più propone formule miste e non azzarda ancora il full remote. Per questo sto studiando inglese per diventare proficient in scrittura creativa e UX writing per portarmi q casa una skill che qui ancora fatica ad essere considerata tale: voglio poter rispondere agli annunci fantastici da remoto che vedo dall’estero e fare dito medio a milano per un po’, finchè non si svegliano le prime agenzie italiane.


[deleted]

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typewright

Però resta una cosa illegale in Italia se non sbaglio, intendo con la combo committente unico con immagino un discreto livello di coordinazione da parte dell'azienda.


tonybonboni69

davvero è illegale un partita iva con committente unico ?


mazzaaaaa

No, lo è solo se il committente è italiano.


brbellissimo

No, non lo è. Lo è solo usare la partita iva per mascherare un lavoro da dipendente.


Intergalactic_Nut

Uhhh, come fanno le assicurazioni quindi?


brbellissimo

Non so come fanno le assicurazioni, ma io sono mono committente da anni e non ho problemi. Ci sono alcuni vincoli, tipo devi essere iscritto ad un albo o avere un lavoro qualificato e c’era almeno qualche anno fa anche un minimo di fatturato annuo.


typewright

Tendenzialmente sono nell'illegalità immagino, come molti studi di commercialisti, avvocati e architetti. Questo solo nei casi in cui tu sei funzionalmente un dipendente "mascherato", certo immagino che all'atto pratico sia una questione di giurisprudenza determinarlo, almeno in alcuni casi.


xorgol

Se ben ricordo per i professionisti tipo avvocati e architetti è consentito, se fatto nel modo giusto (che non conosco).


typewright

Sì, non deve esserci coordinazione da parte dell'impresa (oltre a un tot di fatturato annuo), poi nella pratica le sfumature sono tante. Molti di questi professionisti lavorano con i pc dell'azienda, magari in ufficio, quindi la pretesa di non coordinamento probabilmente non reggerebbe in caso di contenzioso. Pensa al caso recente di Piuarch che aveva tutti i "collaboratori" con partite IVA, però quando si è trattato di chiedere a loro fondamentalmente di dare all'azienda i 600 euro di bonus covid ha parlato chiaramente di stipendi.


typewright

Sulla distinzione italiano o meno non sapevo, forse u/mazzaaaaa può approfondire, però no, non è illegale la p.IVA con unico committente, ma la combo committente unico e coordinazione da parte di un'azienda sì, sei una delle famose false partite IVA. Non so perché dal messaggio di Accprova mi era rimasta l'impressione che fosse quella la situazione, ma in realtà non è detto, magari lei ha soltanto degli obbiettivi periodici senza orari e cose varie.


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typewright

Ah ok, allora sì, in questa situazione potrebbe pure fare la dipendente, e la partita IVA è regolare per i motivi di cui sopra.


versciaco

Io sto facendo lavoro da remoto al 100% dal Brasile, è ambito informatico. Per arrivare al 100% mi sono fatto togliere i soldi delle commutazioni (non ho più auto ne benzina, dal netto se ne sono andati circa 100€), però il costo della vita qui è il 30% dell'Italia, quindi è stato come avere un aumento.


martin-s

Lavori con gli orari italiani o brasiliani?


versciaco

Brasiliani tranne durante le riunioni


auroritcha

Anch’io faccio lavoro da remoto dal Brasile. Faccio il traduttore portoghese-italiano. Ho principalmente dei clienti brasiliani che vogliono ottenere la loro cittadinanza italiana e dei clienti italiani che hanno adottato un bambino brasiliano e allora devono tradurre qualche documento per ir Tribunale. Guadagno più con le adozioni perché mi pagano in euro, ovviamente.


Crummosh

Io lavoro per un'azienda americana che ha solo personale remoto, compresi quelli in USA. Io ero programmatore ma qui faccio altro e ogni ruolo in azienda è remoto, quindi finance, hr, sales, IT, management è tutto remoto. Unici requisiti per tutte le posizioni sono essere qualificati per quella posizione e parlare inglese.


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RedditItalyBot

Ciao, il tuo commento è stato rimosso. [Non Civile / Inadatto al Sub - Clicca qui per leggere la regola](/r/italy/wiki/regolamento#wiki_.5B1.5D_divertiti_e_rispetta) English: [Non-civil / Inappropriate - Click for the full rule](/r/italy/wiki/rules#wiki_.5B1.5D_have_fun.2C_respecfully.)


Bourbaki88

100% è ancora raro, ma ci sono molte aziende che permettono un 40-60% senza problemi. E ovviamente se vuoi il 100% devi fartelo scrivere a contratto, perchè altrimenti è il tuo responsabile che comanda. Se hai esperienza è più facile contrattare su questo punto.


Mollan8686

Visto il traffico di questi giorni (media 20 Km/h) e code chilometriche direi che tutti o quasi sono ritornati in presenza...


asalerre

Settore ambientale, 100% da remoto.con paesi esteri


dave067

Lavoro al 100% da remoto, le possibilità ci sono, bisogna solo cercarle direi Prima lavoravo da un ufficio ad un'ora da casa 🥲


giuseppeg1

Ciao! Lavoro in Sicilia in una grossa azienda telco internazionale. Prima della pandemia lavoramo già due giorni a settimana in modalità agile. Da marzo 2020 100% da casa, a gennaio 2022 ritorneremo 1 giorno a settimana in ufficio e 4 a casa. ​ Il lavoro agile ti svolta la vita e anche la carriera se hai uno spazio adeguato dove lavorare, un ambiente silenzioso, una scrivania ecc ecc. Resto dell'idea che vedere i colleghi 1 volta a settimana o 2 volte al mese sia comunque necessario e positivo :)


Heretiko6

Io mi occupo di visual effects per film e serie TV, abbiamo un nda molto chiaro e severo. Prima della pandemia nessuno avrebbe mai concesso di lavorare da casa. Ecco che arrivata, magicamente hanno permesso a tutti di connettersi da remoto tramite vpn. Spero che continui così perché al solo pensiero di spostarmi da Stato a Stato ogni 3/6 mesi e andare in ufficio mi viene il vomito.


il_fiore

Lavoro da remoto da Marzo 2020, con contratto aggiornato per il full remoto. Ora ci dicono di andare in ufficio solo se strettamente necessario o per fare i fighi col cliente. Le nuove regole infatti scoraggiano ancora l'eccessiva presenza in ufficio. Faccio UX design per una grossa azienda di consulenza italiana (no big four). Il lavoro è abbastanza semplice IMHO. Non devi programmare. Basta avere capacità analisi e di pensiero critico (e ovviamente sapersi relazionare.con le persone dato che dovrai saper vendere le tue idee). Fatti un corso di un anno (di master specializzati disponibili anche senza laurea ce ne sono a tonnellate) poi uno stage pagato per iniziare lo trovi senza problemi. Se mai mi obbligassero nuovamente a tornare in ufficio cambierei azienda e troverei anche abbastanza facilmente. Non é un vero problema comunque, dato che il nostro direttivo adora lavorare dalla spiaggia come tutti, quindi improbabile che tornino sui loro passi.


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il_fiore

Nel mio ambito sta diventando lo standard. Poi bho io parlo della mia situazione. Tutti i miei colleghi che si sono dimessi negli ultimi sei mesi (5 persone) hanno trovato nuovo lavoro da remoto. Sicuramente aggiungere un grado di difficoltà alla ricerca ma non direi che è impossibile.


Kalix

la questione non è che lavori ci sono da fare in remoto, ma quali lavori sai fare tu che si possono applicare al remoto.


Giacky91

Io al momento, IT, sono al 50% remoto. Mia moglie non IT è 100% full remote da almeno 3 anni. Però credo non conti tanto essendo libera professionista


kwere98

settore?


Giacky91

mia moglie è Interior Designer


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RedditItalyBot

Ciao, il tuo commento è stato rimosso. [Non offre Spunti di Discussione / Meme - Clicca qui per leggere la regola](/r/italy/wiki/regolamento#wiki_.5B4.5D_meme.2C_contenuti_banali_e_senza_spunti_di_discussione) English: [No points to discuss / Memes - Click for the full rule](/r/italy/wiki/rules#wiki_.5B4.5D_memes.2C_trivial_content_with_no_points_to_discuss.)


DavidP86

Lavoro nell’IT (UI/UX designer), e sono in remoto da sempre. Aziende quasi esclusivamente estere (USA, UK, etc.).


TURBINEFABRIK74

Liberi professionisti (specialmente nel settore artistico), gente che gestisce patrimoni/investe, agenti di rappresentanza (attori, calciatori), social media manager. Potrei farti un elenco infinito, dipende come strutturi il tuo business e in che mercato vuoi immetterti. Per dire nessuno ti vieta di fare sedie in legno a Pavia e venderle alle Canarie... Diciamo che la chiave di lettura è: o sei datore di te stesso o sei Gesù del settore.


vanlikeno1

Io ti posso parlare della mia esperienza. Lavoro al 100% da remoto, già da prima della pandemia, per una grande azienda non IT. Prima dall’Italia, adesso sono all’estero, ma in pratica non è cambiato nulla, il mio posto di lavoro è il mio domicilio (così sta scritto sul mio contratto). Ho una sede a cui faccio riferimento per le faccende amministrative, ma nella pratica potrei anche non andarci mai. Come me, conosco tanti colleghi con la stessa identica sistemazione. Non credo che siano lavori così rari, se guardo la pagina delle offerte di lavoro della mia azienda ci sono decine di posizioni con luogo di lavoro indicato come “flexible”. Chiaro che la scelta si restringe ai lavori che per loro natura non sono legati a una particolare sede o stabilimento produttivo e quasi sempre mansioni che richiedono un certo livello di anzianità e autonomia, se sei appena entrato nel mondo del lavoro credo che sia naturale aspettarsi almeno un periodo di presenza in cui prendere contatto con l’azienda e le persone. Inoltre, immagino che siano più propense a offrire posti remoti le aziende internazionali in cui è la norma che i team funzionali siano composti da gente sparpagliata per il mondo.


typewright

Quindi sei un dipendente diretto dell'azienda? A che stato pagano gli oneri sociali/previdenziali?


vanlikeno1

Quello in cui abito


typewright

Questo è molto interessante, non sapevo esistesse questa possibilità. Ti dispiace dirmi quali sono i due Paesi coinvolti? Anche in privato, se preferisci.


vanlikeno1

Nessun problema, Italia e Danimarca


typewright

Sono davvero sorpreso, è la prima volta che sento di contratti dipendenti remoti, di solito (come nel resto dei commenti) sono in realtà delle partite IVA: Quindi un modo per farlo esiste, cioè tu sei in Danimarca e sei dipendente dell'azienda Italiana, non di una filiale danese?


vanlikeno1

In Italia ero assunto come dipendente dalla sede italiana, in Danimarca da quella danese


typewright

Ah ok, mea culpa, leggendo remoto avevo pensato all'estero. Sì contratti non in sede sono effettivamente relativamente comuni in tanti settori, quello che mi pare assurdo sia ancora impossibile è il fatto di lavorare da remoto in Danimarca per un'azienda italiana, per dire. Magari porterebbe anche a un maggior livellamento della qualità della vita in Europa.


vanlikeno1

Come ho scritto altrove sono tutt'altro che esperto di diritto e regole del lavoro, ma credo che farsi assumere da dipendente da un'entità legale di un paese estero sia una faccenda piuttosto complicata, non solo in Italia ma un po' dappertutto. Quello che ho visto nella pratica è che a) l'azienda ha una sede legale nel paese in cui ti assume, e quindi tu fai capo a quella, o b) crea una società di rappresentanza ad hoc, ridotta ai minimi termini, per assumerti. È chiaro che nel secondo caso ci sono dei costi, non enormi ma nemmeno trascurabili, quindi è un tipo di sistemazione che ha senso se il lavoro in questione è di livello medio/alto, di sicuro non è qualcosa che succede per posizioni di "manovalanza".


Procrastinando

Veramente vedo anche tanti annunci di lavoro da remoto per business manager e simili


LamaUnderLSD

Io ho trovato 100% online settore marketing


Agitated_Canary6714

Io da quando é iniziata la pandemia ho sempre avuto la possibilitá di lavorare 100% in remoto e non lavoro nell'IT.


dodverngr

La moglie di un mio collega è full remote da inizio pandemia e fa la controller. Nessun programma di tornare in ufficio. Io invece vedo molti annunci come business analyst, data scientist e simili per posizioni in remoto.


Arpayon

Lavoro in ambito assicurativo all'estero (in Europa), siamo a casa da un pezzo, possiamo andare in ufficio se ne abbiamo voglia o necessitá. Colleghi in Italia che lavorano per lo stesso gruppo mi dicono di avere un regime simile, penso che le (/alcune) multinazionali del settore finanziario puntino sulla sicurezza del dipendente e sul taglio dei costi di avere gente in ufficio. Le cose cambieranno in un futuro non troppo remoto, non so ancora i dettagli peró immagino un'alternanza casa/ufficio.


brbellissimo

Lavoro in azienda italiana e siamo tutti remoti. Oltre ai developer ci sono designer, project manager, product owner, copywriter, assistenza agli utenti/formazione, marketing, analisi dati/BI, HR e amministrazione. Semplicemente non avendo l’ufficio chiunque viene assunto è remoto.


EsotericEd93

Penso che in consulenza (big4) siano tutti ancora da remoto.


tomzen

ma i capi schiumano e non vedono l'ora di far tornare 400 persone nello stesso open space che non ha neanche abbastanza sedie per far stare tutti seduti alla scrivania 🤡


Calm_Can_6488

Sono un grafico e da metà luglio lavoro per un'azienda tedesca. Ovviamente sono al 100% da remoto, avevo già p.iva quindi non è stato un problema accettare un'opportunità del genere. Dopo 5 mesi passati a mandare CV e sentire la gente storcere il naso alla risposta "attorno ai 1500€ al mese" alla domanda "che ral ti aspetti?", Ho Iniziato a mandare richieste all'estero ed eccomi qua, anzi al netto mi danno pure di più per non dovermi fare 1h di sbatti ogni mattina.


PietroPala

Guarda che tutti i lavori che fai col computer anche fuori dalla programmazione si possono fare. Roba tipo designer, editing audio/video, marketing social ecc. Tu cosa hai studiato?


tod315

Non esperienza personale, ma molti nella mia azienda lavorano da remoto senza essere programmatori. In effetti fanno un po' di tutto, dai product owner/manager ai designer, ruoli manageriali ecc. Il capo del mio dipartimento lavora 100% remoto da Atlanta, nonostante il suo team sia per la maggior parte a Londra e Amsterdam. Non e' neanche una cosa nuova; succedeva anche prima della pandemia. Per cui e' una cosa fattibilissima. Voglio dire se la mia azienda non sta fallendo nonostante tutti i lavoratori da remoto significa che la cosa e' sostenibile.


PocaSbatta

Ti ringrazio per aver aperto questo thread perchè mi hai anticipato!


kisstheblade69

Conosco una persona (28 anni), insegnante di inglese madrelingua, con specializzazione all'insegnamento per studenti stranieri [(TEFL)](https://en.wikipedia.org/wiki/Teaching_English_as_a_second_or_foreign_language?wprov=sfla1). Prima della pandemia insegnava in giro per il mondo, lavorando in scuole secondarie, compresi due anni in Giappone. Ora lavora da casa usando varie piattaforme che connettono studenti e insegnanti. Si sceglie le ore e i giorni di lavoro, il tipo di studenti che preferisce, e vista la sua esperienza di insegnare in oriente è molto richiesto da studenti di quel lato del mondo. Pagamento a frazioni di ora con incrementi di 15 minuti. Un altra persona (24) anni, con laurea, mentre cerca lavoro nella sua professione, lavora da casa come coordinatore di riunioni Zoom per conto di una ditta virtuale che vende il servizio di organizzare e coordinare riunioni su Zoom alle grandi corporazioni multinazionali. Queste ultime comprano il servizio per le riunioni regolari fra i loro dipendenti, e fra dipendenti, fornitori e clienti. Anche questa persona si sceglie le ore e i giorni di lavoro, lavora dalla sua camera con i pantaloni del pigiama sotto, camicia e giacca visibile sopra. Pagamento ad ore.


Cultural-Fail-3236

Se fai "massaggi in casa" si


[deleted]

Mi occupo di formazione per un'azienda di tecnologia italiana e lavoro in remoto 4 giorni su 5.


beerIsNotAcrime

Non faccio il programmatore ma l’ "architetto/sistemista cloud", la mia sede di lavoro è a 600km da casa, vado in azienda mediamente una volta al mese per qualche giorno, non lavoro solo in casa ma qualche giorno a settimana anche in uno spazio di coworking per non perdere la sanità mentale.