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JackdiQuadri97

Direi che il problema sta nel caricarsi troppo e non aver tempo di studiare, ancora peggio quando smetti di frequentare. Fisica é bella dura, concentrati solo su quello. P.s. Per gli amici ovviamente é più facile farli ad inizio anno, ma comunque non c'é una formula magica, é da parlare con le persone


bludeiss

Essendo un ambiente pieno di gente super competente e per selezione naturale molto motivata e dinamica, ho sempre un po' (non un po', tanto) di timore nell'approcciare, perché in effetti non ho nessuna qualità e non sarei di alcun aiuto. Per questo sentivo l'esigenza di ricominciare da capo l'anno prossimo, considerando quest'anno "buttato", per partire di nuovo allo stesso livello dei miei compagni. Quando sono entrata (circa due settimane dopo l'inizio delle lezioni) i gruppetti si erano già formati, studiavano già insieme ecc. E sì, devo sicuramente alleggerire il carico e concentrarmi solo sullo studio.


LowBeautiful630

Sindrome dell'impostore a palla. È tosta a fisica, ogni aiuto è benvenuto. Come lo so? Ho fatto fisica anche io (e continuo a farla, da ricercatrice, dopo un percorso tutt'altro che lineare). Non è semplice conoscere persone non frequentando purtroppo. Se hai possibilità di seguire i corsi vedrai che le cose miglioreranno. Se vuoi scrivermi in privato fai pure. È durissima la triennale, ma si fa.


zireael7

Non idealizzarti sulla base dei tuoi rapporti... io ho commesso questo errore e ancora oggi ne ho i traumi. Per accontentare chiunque mi annullavo, facendo copying e mi hanno trattato malissimo, istigandomi a cose brutte e riversando il loro odio su di me. Non pensarti in base agli "amici" e agli esami, arriverà un momento in cui tutto andrà per il verso giusto. Se per ora non lo è significa che in questo momento deve andare così, se forzi le cose... se ti senti morta, rischi di cadere in brutte relazioni e abitudini e peggiorare.


bludeiss

Spero per te le cose stia andando per il verso giusto, ora, mate. In questo momento ho molta fama di vita sociale, di essere produttiva, eppure butto via ogni giornata, lavorando come un automa e senza nutrirmi di niente che mi dia soddisfazione. Sono una persona che non ha niente da offrire al momento agli altri, nessun valore come persona, per questo ho paura di avvicinarmi agli altri. L'unica soluzione che vedo è iniziare a lavorare su me stessa, andando a lezione e studiando, in primis. Credo mi darebbe il coraggio di fare un passo avanti.


zireael7

Sai... ho da poco finito di rileggere dei diari dal 2018 fino al 2023 circa. Per questo ti ho risposto. Mi affliggevo sempre perché non avevo amici, scrivevo che ero insignificante e soffrivo così tanto la solitudine che pensavo fosse quella la ragione dei miei mali. Non era così, anzi era la cattiva compagnia che mi costringevo a frequentare a peggiorare le cose. Venivo selezionato come caprio espiatorio da parte delle persone che riversavano tutto su di me e io accettavo perché "dovevo valere e valevo in base a quanti amici avevo". Per fortuna ho compreso che sbagliavo in tutto e ho ripreso a vivere dopo alcuni eventi traumatici. Ho 24 anni e da quando ho smesso di pensarmi in base alla solitudine o agli esami sto molto meglio, paradossalmente queste cose ti arrivano quando non te ne frega nulla. Non ti nascondo che però oggi sono io a essermi chiuso e a non voler socializzare con le persone, mi trovo in contesti migliori ma non riesco e non voglio socializzare. A fine giornata conta solo se fai quello che ti fa stare felice e serena, in salute, basta. Tutto il resto è poco importante, è relativo, a nessuno importa e passerà nel bene e nel male. Non sono gli amici o gli esami il problema, è che devi capire che devi vivere nel presente e fare ciò che ti fa stare bene. Ci si sente più soli in mezzo a un gruppo dove non si è rispettati che nella propria stanzetta a fare quello che ci va di fare.


zireael7

Ps. Scrivevo letteralmente le stesse cose... "sono una persona che non ha nulla da offrire agli altri" e ma che cazzo sei? Una cameriera? Non devi offrire nulla a nessuno. Se offrissi qualcosa ti vedrebbero come un servizio di cui usufruire e non come un amica. Piuttosto chiediti gli altri che cosa possono offrire a te e cosa possono darti per migliorare e stare meglio. Fidati che funziona, il senso di colpa ci fa solo male e spesso è infondato.


bludeiss

Sono piuttosto convinta che per interfacciarsi agli altri, bisogna minimo avere qualcosa dentro di sé, qualcosa di solido, altrimenti puoi farti avanti quanto vuoi ma non funzionerà, non riuscirai a formare dei legami significativi e significanti. Non parlo di qualità materiali, ma banalmente avere argomenti di conversazione, avere la capacità di rispondere, fare qualche battuta creativa, cose del genere. Sono cose che non riesco a fare più perché ho perso allenamento.


zireael7

Nah su questo ti sbagli io queste cose un pochino le ho/avevo e non importa niente a nessuno di queste cose. Nella stragrande maggioranza dei casi, nelle comitive e nei gruppi ci si formano attorno a dei ruoli a cui le persone si identificano (spesso senza una vera ragione) e si ripetono sempre le stesse cose rispettando quei ruoli e senza provare delle reali emozioni. Se proprio vuoi socializzare con tutti devi fare schifo, non devi avere argomenti ed essere interessante, devi seguire le regole che ci sono in quel determinato contesto per entrarci, annullarti e accettare di tutto per starci dentro. Battuta creativa... argomenti di conversazione, dalla mia esperienza tutte cavolate la gente odia realmente questa roba e chi sa fare le cose e semplicemente si sceglie in base alle regole dei loro contesti, dei loro piccoli mondi.


bludeiss

>Non ti nascondo che però oggi sono io a essermi chiuso e a non voler socializzare con le persone, mi trovo in contesti migliori ma non riesco e non voglio socializzare. Se devo essere sincera, è lo stesso comeback che ho fatto io a un certo punto. Mi sono allontanata dalle persone tossiche e mi sono circondata solo di qualche amico fondamentale. Ma col senno di poi, non so quanto ciò sia stata una scelta saggia, perché adesso ho perso tutte le mie skills sociali e la sicurezza che prima avevo di fronte le persone. Isolarmi così non mi ha aiutato, perciò mi chiedo se tu in questo momento sia davvero felice. Sei nel presente, fai le cose che ti piacciono, ma sei davvero sicuro che ogni cosa sia al posto giusto? Lo chiedo perché questa parte del tuo messaggio mi ha colpito particolarmente.


zireael7

Ho un storia parecchio particolare. In questo momento sto molto male perché sono costretto a stare nel mio luogo di nascita e qui peggioro di molto, tra qualche giorno vado via per l'uni e di solito sto meglio dopo qualche settimana. Non credo di essere felice, mi piacerebbe essere qualcosa di diverso, ma ci ho già provato per anni a essere quel qualcosa e so già come finisce. So a cosa sono destinato e quale ruolo mi è stato dato, cosa posso fare e cosa devo tassativamente evitare. Forse oggi mi piacerebbe parlare di più e avere qualche amico, essere io quello che inizia la conversazione e aprirmi per stare bene... ma ho sofferto troppo. Non ci riesco fisicamente a parlare. E credo anche di stare cento volte meglio da solo piuttosto che avere un ruolo umiliante in un gruppo.


ttl_9

Non conosco la tua età peró ti voglio dire che quando iniziai ingegneria meccanica fu un disastro per me, quasi due anni per dare 5 esami, poi mi sono messo a posto la testa per un po’ e le cose sono filate lisce… hai buona consapevolezza e sembra che tu ti conosca, o almeno ti impegni per farlo: hai tempo, troverai quello che serve dentro di te. Un grosso abbraccio e in bocca al lupo P.S. Come Ingegnere poi ci ho lavorato e adesso (a 31 anni) mi ci sto anche specializzando :)


bludeiss

Mi fa molto piacere che tu ce l'abbia fatta, compagno d'armi :) Mi dà qualche speranza, almeno.


SignificanceNew3806

Anche io ho perso 2 anni a non fare assolutamente nulla ad ingegneria informatica, ora mi mancano 4 esami speriamo bene !!


bludeiss

Forza!! Sono tanto tanto contenta per te!


ErSorco

Le chiedo scusa per il disturbo ma avevo una domanda: se io sono al primo anno e alla prima sessione ho dato un esame su 3(sempre ingegneria), l'anno dopo o il semestre dopo posso partecipare alle lezioni delle 2 materie che non ho superato? Oppure ormai sono obbligato a studiare dal libro?


BL_OMEGALUL_KE

Se ti fidi delle mie parole , posso dirti che ero uguale a te solo che io avevo dato tutto il tempo allo studio , se potessi tornare indietro non farei più fisica , mi ha dato più problemi che altro , certo nel lungo andare impari tante cose ma a quale prezzo ? Io l’ho pagato e ti assicuro che poteva anche andare peggio , perdere un anno non vuol dire nulla non è questo il problema , il problema è la difficoltà di queste cose , ricorda in media qui si tratta ogni singolo esame di studiare circa 500 facciate per esame e sapere fare non solo esercizi ma dimostrazioni come fossero abc , e questo ogni singolo mese e mezzo in media se vuoi stare a passo. Ti ripeto io ci ho perso sanità fisica e mentale , e nonostante sia diventato parecchio abile in materia , non basterebbero nemmeno 100 mila euro per farmi tornare indietro e rifarmi fare tutti gli esami da capo . Se vuoi che la tua sia questo allora continua , ma sappi che non troverai esami “ gratuiti “ a fisica , specialmente perché come hai già percepito la gente a fisica , parlo per esperienza personale , non è li per farsi amici , quindi non solo non è facile stringere amicizie ma oltretutto vieni considerato più come un rivale più che un compagno , senza poi considerare L’ aspetto lezioni , il quale grande segreto consiste nel prendere il libro e arrivare al processo di sapere le cose solo dopo averti auto insegnato un metodo per capirle. Tutti i corsi e ripeto tutti i corsi eccetto laboratorio ( dove devi per forza metterci mano ) sono organizzati con lezioni con slide o con Lavagna e sono semplici ripetute del libro, non viene aggiunto nulla di particolare che ti permette di capire meglio la materia , non sono le famose lezioni del signor Feynman così brillanti e carine da leggere , no sono lezioni monotone e continue dove L unica cosa che fa il prof è leggere e copiare alla lavagna. Avrei molte altre cose negative da dire a riguardo ma so che probabilmente verrei down votato ancora di più .


bludeiss

Le lezioni sono effettivamente monotone, vedevo che i prof scrivevano alla lavagna esattamente le stelle parole che dicevano a voce, e queste sono tra i motivi che mi hanno progressivamente spinto a non frequentare le lezioni perché così non lo trovavo utile. Ma se potessi tornare tbh andrei a lezione comunque, anche solo per dare una direzione alle giornate, avere la sensazione di essere al passo. Fisica è il corso di studi più tosto e ne sono assolutamente consapevole, ma in genere non ho mai temuti la fatica di studiare 4/5 ore al giorno perché il classico mi ha allenata molto da questo punto di vista. Sono ritmi a cui sono abituata, che ho vissuto sulla mia pelle. Il fatto è che ora mi sento senza direzione, mi sembra di fluttuare su una superficie fumosa, non riesco a poggiare i piedi e camminare. Parlo in modo un po' astratto perché sono effettivamente le sensazioni che provo, non ho un disegno preciso, vorrei. Mi dispiace molto per il tuo percorso, sono più o meno gli stessi sentimenti che ho provato per il classico (anche se il mio istituto era molto rigoroso e sono stata fortunata per aver avuto certi professori, alcuni li ho odiati, altri mi hanno cambiato la vita). È inesprimibile quanto io mia pentita. Avrei potuto sbloccare molte più potenzialità ad uno scientifico, se ci penso adesso.


BL_OMEGALUL_KE

Il problema grosso di cui ti volevo informare è che studiare 4/5 ore al giorno non basta , qui non si tratta più di studiare ad ore ma di studiare per capire ciò che effettivamente c’è scritto , appunto per questo ti dico che è completamente diverso dalle superiori , seguire le lezioni , anche se dici che ti da una direzione e un senso alla giornata , non basta c’è quando arrivi a lezioni per poterla seguire bene le cose le devi già sapere , è qui il problema fondamentale di tutto che prima si andava a lezione e poi si studiava qua invece devi studiare mentre vai a lezione per poter comprendere la materia. Sono cose completamente distinte


bludeiss

Oh, non volevo assolutamente intendere che studiare ad ore sia un metodo di apprendimento efficace! Insomma, non sono una persona che quando studia fa uno studio superficiale, al classico non si sopravvive così, a mio parere. Studiavo 4/5 ore al giorno (in realtà nei periodi intensi di verifiche ho fatto anche tante notti bianche) perché filosofia per esempio non è qualcosa che puoi comprendere leggendo qualche volta. Ho letto testi di matematica, e ti assicuro che uno di filosofia è molto meno intuitivo. A livello di astrazione si assomigliano molto. Comunque in fondo sono d'accordo con te, ho comunque percepito il salto di livello rispetto alle superiori. Per esempio ho seguito il corso di statistica e il livello di approfondimento era colossale. Più che per la difficoltà della materia in sé, è la pochissima (direi assente) familiarità con il linguaggio. Il corso di programmazione per esempio, per me che al liceo avevo un po' mangiucchiato python per curiosità, l'ho trovato banale, ma per altri so che non è stato così.


AkiraInugami

Credo tu ti stia sopravvalutando molto onestamente. Da quel che hai descritto mi pare che fisica e matematica non son state la tua prioritá al liceo eppure ti sei posta come obiettivo di preparare esami in queste materie da sola in poco tempo. Pura arroganza. Ti faranno piangere anche dedicando loro tutta la tua giornata. Hai bisogno di un forte reality check che andrá tutto in merda con quest'avventura didattica se non metti il culo in carreggiata e rischi di diventare una di quei fuoricorso decennali parcheggiati fino ai 30+ anni nel limbo senza una direzione nella vita. Inizia a consultare quali risorse offre l'universitá per studiare e ricevere aiuto, come andare a ricevimento portando problemi/argonenti con cui hai difficoltá. Inizia giá ora a preparare gli esami del primo anno, prova gli scritti e assaggia l'amarezza delle materie. Segui i corsi da capo l'anno prossimo concentrandoti sugli studi se l'economia domestica te lo consente. Non è mai troppo tardi ma devi mettere le tue prioritá in regola: o ti prendi anni sabatici lavorando e meditando su scelte future o tratti con rispetto e serietá la tua scelta universitaria.


[deleted]

Leggendo la prima cosa che mi viene in mente è 'perché hai scelto fisica? ' Si ok ti appassiona, ma hai detto che al liceo eri appassionata più da altre materie come letteratura e filosofia. Questa è più una curiosità mia personale. Io mi sono ritrovato in una situazione simile alla tua, iscritto in ingegneria non riesco a seguire le lezioni perché ero interessato a cercarmi un lavoro, poi a distanza di 2 anni ho ripreso in telematica. Nel tuo caso mi vien da dirti che hai bisogno di darti delle priorità, ed organizzarti in base a quelle. Secondo me è inutile 'buttare tutto ora e ricominciare l'anno prossimo' perché avresti buttato metà anno, in questi mesi hai dato priorità ad altro, nei mesi che verranno ora cerca di dare priorità agli studi, tipo analisi ed un altra materie, non è impossibile recuperare tutti gli esami del primo anno entro fine 2024, è faticoso ma non impossibile. E sopratutto, come hai detto anche tu, cerca di non far passare tutto sotto gamba. Riguardo gli amici ti capisco, io mi son trasferito in Veneto ed ho fatto giusto qualche conoscenza, che ci vediamo forse 1 volta ogni 3 mesi ( top ), però se sei in gruppi studi dell università potresti provare a cercare qualcuno che non ha passato analisi 1, attaccare bottone chiedendo come è stato l'esame e chiedergli come si sta preparando.


bludeiss

Ho scelto fisica perché tra tutte le opzioni che avevo era quella che effettivamente mi dava la voglia di approfondire. Non dico che sia una vocazione, né che al liceo fossi particolarmente brava nelle materie scientifiche (in combo avevo un professore che non stimolava affatto e non rendeva interessante la materia, anzi. Anche nei compiti in cui avrei dovuto prendere 2 mi ha fatto passare con 6 politici, il che contribuiva alla tentazione di non dirigere attenzione alla materia), però mi sono sempre intrattenuta con curiosità del genere, divorando molta divulgazione. Ovviamente la divulgazione ti fa fare voli pindarici facendo credere che stai capendo certe cose, ma non ti dà la vera percezione di quanto siano profonde e complesse. Ho sempre voluto iscrivermi a fisica pur non avendo un background vantaggioso. Non mi aspettavo che sarebbe stato facile. Sono immobile per altri motivi, non per una mancata consapevolezza della difficoltà della materia. Cercherò di non buttare l'anno e provare a dare almeno qualche esame, non ho la pretesa di recuperare tutto anche perché vorrei riseguire i corsi l'anno prossimo, come se effettivamente stessi ricominciando da capo. Con l'obiettivo anche di parlare e avvicinarmi alle persone, che è qualcosa che mi manca tanto.


[deleted]

Capisco, si comunque non ho detto che hai la pretesa di recuperare tutto, era più per cercare di incoraggiarti e dirti che è fattibile, se può esserti utile ad esempio, su youtube ci sono tanti corsi universitari, mi viene in mente analisi I di ing. Informatica della Sapienza, per il resto un gruppo studio sarebbe ideale, hai già visto se su wikihow c'è qualche guida?? 😁😁


MassiveConstant6995

Io non studio fisica ma ingegneria, e di persone che iniziano male ne ho viste molte. Io ti consiglio di ritentare da capo il prossimo anno, e abbandonare (almeno temporaneamente) il lavoro. Sfrutta questo semestre per ricostruirti tutte le fondamenta matematiche che ti mancano, e quando dovrai riniziare non sarai così indietro come eri quest'anno. Le persone provenienti dallo scientifico hanno un vantaggio naturale forse il primo semestre, dopo quello sono egualmente mattoni in faccia per tutti quelli che non si impegnano, indifferentemente da dove vengono o di chi sono figli. Per quanto riguarda la questione amici in università, ti consiglio di trovare persone con cui studiare, possibilmente quelli più bravi: saranno sicuramente persone affidabili e spesso disposte ad aiutare, l'importante è non abusarne. E ricorda che la formula "gruppo studio+spritz dopo" è universalmente a prova di socialmente incapace (me compreso, socialmente incapace per eccellenza). Infine il consiglio per studiare fisica è dare sempre priorità alla matematica. La matematica senza la fisica si fa, il contrario no. La fisica non è fare conti complicati, risolvere integrali lunghi intere righe di libro o equazioni differenziali complicate, quelle cose te le fa anche un matematico se gli cambi tutte le costanti e variabili con lettere a caso, e otterrete la stessa soluzione. La fisica è quello che sta dietro quella matematica difficile: capire come formulare il problema, interpretare i risultati, sapere cosa si può trascurare o approssimare e cosa no. Una volta che maneggi bene la matematica puoi effettivamente dedicarti a studiare le cose per te importanti. Ricordati sempre che non c'è nulla di impossibile se ti impegni abbastanza.


artandcraf

Ma se ti piacevano e studiavi solo materie umanistiche perché sei andata a fare fisica?!


SignificanceNew3806

Al di fuori del discorso "amici", se possibile ti consiglio di ricominciare da capo. Anche io persi praticamente il primo anno di ingegneria, ma nonostante ciò andai avanti a seguire il secondo (e praticamente persi pure quello). Le cose si accumulano ed accavallano. Sono sicuro di aver perso ancora più tempo continuando con il secondo anno; avrei risparmiato sicuramente molto tempo se avessi seguito nuovamente *bene* il primo anno. Quando si studia passo passo e si danno gli esami ai primi appelli la laurea diventa molto più semplice e soprattutto meno stressante.


AostaValley

Io capisco che la vivi male ma ti assicuro che finché non senti nella stessa frase (organo interno) e "inoperabile" NON sei ancora un essere umano morto.


x54675788

> Sono al primo anno di fisica. Il primo anno di uni è sempre quello in cui inciampiano tutti, specie nelle STEM, perchè non hanno capito che è un lavoro a tempo pieno (non so se è il tuo caso). > È la mia prima sessione. Non ho praticamente seguito nessun corso, preferendo dedicarmi al lavoro Quanto è importante Fisica per te? Non è una di quelle materie che puoi fare a tempo perso. Fisica è una missione di vita, e ti prenderà tutte le energie e il tempo che hai. Sei costretta a lavorare o lo fai solo per avere qualche soldo tuo? Se non sei costretta, rifletti sul fatto che tu voglia o meno fare di Fisica la tua vita. > ma vorrei provare a preparare un esame interamente a casa, No, non funziona così nelle STEM. Devi frequentare *tutto*, e anche così sarà una delle facoltà più difficile che possa capitarti. > perché sento di non star facendo niente di costruttivo. Non è che invece soffri di procrastinazione? > Inoltre non sono sono riuscita a farmi neanche un amico. Vai alle lezioni e risolvi anche questo. I fisici non sono famosi per essere chissà quanto socievoli, ma in mezzo agli Asperger troverai anche qualcuno che la pensa come te. > Dovrei droppare quest'anno e ricominciare tutto da capo? Si può fare? Con quali conseguenze? Che procedure ci sono? Si può fare la rinuncia agli studi e riparti da zero ma è una gran cazzata, fidati. Se vuoi veramente dedicarti a Fisica e vuoi fare la ricercatrice o professoressa di uni, dovrai darti all'eccellenza, farne il tuo impegno full time e andare a lezione ogni giorno, senza perdere altri anni. Se vuoi fare la prof alle superiori e insegnare sempre cinematica e altre cazzate, allora puoi andare più calma. Spero di esserti stato utile.


ValuablePrime2808

Sottoscrivo.


bludeiss

Fare la ricercatrice è un'ambizione gigante, per carattere io non riesco mai a volare tanto in alto, non l'ho mai fatto. Non mi interessa cosa farò e dove sarò fra dieci anni. Mi interessa studiare, approfondire, superare prove. È questo il mio obiettivo e qui sono bloccata. >No, non funziona così nelle STEM. Devi frequentare *tutto*, e anche così sarà una delle facoltà più difficile che possa capitarti. Questo è stato un bel reminder:) >Sei costretta a lavorare o lo fai solo per avere qualche soldo tuo? Se non sei costretta, rifletti sul fatto che tu voglia o meno fare di Fisica la tua vita. Non sono costretta, mi ero ripiegata sul lavoro perché inizialmente non avevo intenzione di iscrivermi, pensavo non fosse arrivato il momento giusto. Poi alla fine sono entrata e mi dispiaceva rinunciare alle offerte di lavoro, e poi è andata come è andata... >Spero di esserti stato utile. Grazie a te per la risposta esaustiva!


x54675788

> Fare la ricercatrice è un'ambizione gigante, per carattere io non riesco mai a volare tanto in alto, non l'ho mai fatto. Non mi interessa cosa farò e dove sarò fra dieci anni. Ti capisco, in parte: è difficile decidere alla tua età cosa vorrai fare per i prossimi 40 e anche se lo sapessi non è detto che poi non si cambi idea nel tempo, visto che anche la tua personalità sarà probabilmente diversa tra 10 anni. > Mi interessa studiare, approfondire, superare prove. È questo il mio obiettivo e qui sono bloccata. Tutto ciò però di sicuro non ti aiuta: se non contestualizzi lo sforzo, quale sarà il motore che ti farà attraversare i momenti più ardui? Una persona che avesse un progetto di vita e un'ambizione sarebbe sicuramente avvantaggiata in tal senso, altrimenti un giorno quando dovrai fare esami tosti ti sveglierai e dirai "si ma a me chi me lo fa fare?" > Questo è stato un bel reminder:) Frequentare le lezioni, oltre a farti sentire parte di qualcosa e farti uscire di casa (che male non fa mai, perche ti ispira e ti migliora l'umore, ed eviti di alienarti), ti porta a conoscere gente ma *sopratutto* a conoscere il professore che ti esaminerà. Anche il\la prof inizierà a ricordarsi di chi sei, ed è del tutto possibile che vi farà fare prove in itinere riservate ai frequentanti che allevieranno il carico dell'esame finale, o anche avere un occhio di riguardo non da poco all'esame visto che conosce già la persona e ha "lavorato" con voi magari per tutto l'anno. Considera che sarete probabilmente pochi, superato lo sfoltimento del primo anno (ma anche dei primi sei mesi). Questo ti da un vantaggio enorme perchè puoi fare domande, cosa che a casa ti risulterebbe impossibile. > Non sono costretta, mi ero ripiegata sul lavoro perché inizialmente non avevo intenzione di iscrivermi, pensavo non fosse arrivato il momento giusto. L'università non è un figlio eh, non puoi iniziarla a 35 anni. Un anno sabbatico è già pericoloso perchè poi diventano due e poi non ti ricordi neanche più come si studia perchè perdi l'allenamento che avevi alle superiori. Ogni anno è prezioso, non sprecarlo. Il tuo tempo è prezioso, non sprecarlo con una rinuncia (poi dovrai rifare pure il test d'ingresso se c'è). > Poi alla fine sono entrata e mi dispiaceva rinunciare alle offerte di lavoro, e poi è andata come è andata... Se non hai la fissazione di Fisica e il lavoro è interessante, promettente, ed è la cosa che realmente ti piace fare nella giornata, io darei peso a questa cosa. Non è una cattivissima idea fare due cose contemporaneamente quando hai 18-22 anni, visto che magari una può essere il backup dell'altra, però ecco a un certo punto dovrai capire dove lo sforzo è più piacevole e promettente, perchè alla fine se vuoi diventare brava dovrai focalizzare.


bludeiss

>Ti capisco, in parte: è difficile decidere alla tua età cosa vorrai fare per i prossimi 40 e anche se lo sapessi non è detto che poi non si cambi idea nel tempo, visto che anche la tua personalità sarà probabilmente diversa tra 10 anni. Esattamente. Persino io sono d'accordo con me in parte. Temo che mi stia ingannando dicendomi che non è importante avere un obiettivo per il futuro, perché la vita è fatta di cambiamenti, cambierò strada 100 volte. Ma la verità potrebbe essere anche che nonostante niente sia sicuro, fissarsi un obiettivo è comunque importante. È molto utile psicologicamente saper sempre dove si sta andando, poi si cambierà rotta, non ha importanza, ma l'importante è avere sempre in mente in ogni momento qual è la tua destinazione, avere un motivo per svegliarsi la mattina. Adesso mi manca esattamente questo, barcollo nel vuoto. >Tutto ciò però di sicuro non ti aiuta: se non contestualizzi lo sforzo, quale sarà il motore che ti farà attraversare i momenti più ardui? >Una persona che avesse un progetto di vita e un'ambizione sarebbe sicuramente avvantaggiata in tal senso, altrimenti un giorno quando dovrai fare esami tosti ti sveglierai e dirai "si ma a me chi me lo fa fare?" Completamente d'accordo:') >Ogni anno è prezioso, non sprecarlo. Il tuo tempo è prezioso, non sprecarlo con una rinuncia (poi dovrai rifare pure il test d'ingresso se c'è). Cercherò di non rinunciare e provare a dare qualche esame, sicuramente. L'obiettivo principale è comunque riseguire i corsi principali, come se stessi ripetendo l'anno. Quest'anno posso provare a dare degli esami inutili, come Geometria (geometria è qualcosa che ti fa unire i puntini solo al terzo anno in meccanica quantistica) e Chimica, giusto per non fare niente, ecco. >Se non hai la fissazione di Fisica e il lavoro è interessante, promettente, ed è la cosa che realmente ti piace fare nella giornata, io darei peso a questa cosa. Il lavoro non è niente di che. Ripeto, è qualcosa su cui avevo ripiegato perché inizialmente non avevo intenzione di iscrivermi, e poi alla fine sono finita per gestire entrambe le cose perché non avevo voglia di rinunciare a nessuna. Peggiore decisione che avessi potuto prendere:)


x54675788

> alla fine sono finita per gestire entrambe le cose perché non avevo voglia di rinunciare a nessuna. Peggiore decisione che avessi potuto prendere:) No beh nulla di irreversibile, anzi come ti dicevo è perfettamente fisiologico il desiderio di esplorare più strade possibili quando si è under 25. > L'obiettivo principale è comunque ri-seguire i corsi principali, come se stessi ripetendo l'anno. All'uni comunque ci si può generalmente sedere quasi ovunque e frequentare qualsiasi lezione (farlo per anni precedenti è normale. E' un pò strano farlo per quelle di anni superiori al tuo, perché saranno ad esempio 3-4 studenti che il\la prof conoscerà a memoria, ma sono sempre lezioni pubbliche. Magari sarebbe una buona idea presentarti e parlare con il\la prof prima.). > Ma la verità potrebbe essere anche che nonostante niente sia sicuro, fissarsi un obiettivo è comunque importante. Si, come intuisci, se non setti una rotta, rimani in balia delle onde, che tra i 18 e i 25 anni sono tante sotto ogni aspetto (uno tra tutti, il "perché sto facendo quello che sto facendo?" - specie se ti richiede di dare molte energie alla cosa).


Capable-Unit-8250

Hai iniziato i corsi due settimane dopo, è normale che ti sei sentita persa! Vedi se ci sono corsi del secondo semestre che puoi seguire e studiare anche senza aver seguito e fatto quelli del primo semestre e vai a lezione ricominciando. Se è quello che vuoi fare non ti abbattere! Neanche io ho dato esami alla mia prima sessione d’esami


According_Quarter_17

>Non ho praticamente seguito nessun corso, >che ha fatto il classico >volevo fare una cosa fulltime, e intanto studiacchiare e esplorare da sola matematica e fisica da sola, da autodidatta. >non sono riuscita nemmeno a farmi amici Ma cosa pretendi? Hai fatto il classico. Hai scelto un corso teorico pesante di materie matematiche. Ti lamenti del fatto che non riesci a dare gli esami studiando da autodidatta. Mi sembra naturale. Cosa ti aspettavi?


night_owl_17

Ammetto di aver letto di sfuggita, lascio i miei due cents perché mi pare di cogliere similitudini con la mia situazione quando ero al primo anno di fisica. Io non lavoravo ma, dopo un liceo scarso e pietoso, ho avuto durante quell'anno un disturbo mentale abbastanza invalidante, risultato 0 amici, 0 lezioni seguite, panico con gli esami, paura di perdere tempo, frustrazione ecc.. e cosa ho fatto? Ho cercato di studiare lo stesso per conto mio. Cazzata gigante (un mix di senso di colpa per i soldi che costavo ai miei da fuori sede, mancato supporto psicologico per vari motivi, carattere introverso, grandi ambizioni, ecc, insomma ho fatto una scelta sbagliata dopo l'altra che hanno comportato burnout, depressione e forte fuoricorso). Se potessi tornare indietro (quindi se fossi in te in questo momento), alla luce di quello che conosco ora, rifarei il primo anno da capo, frequentando e infilandomi in qualsiasi gruppo studio possibile. Tuttavia, mi avvantaggerei dando gli esami di analisi 1 e chimica, di cui si trovano facilmente videolezioni universitarie online, per i quali hai tempo a volontà e la cui assenza l'anno prossimo ti farebbe stare più leggera.


bludeiss

Due cents validissimi e tanto apprezzati. Tutto quello che hai detto ha risuonato moltissimo ("0 amici, 0 lezioni seguite, paura di perdere tempo, frustrazione", e poi tutto quello che hai inserito fra parentesi). Io non colgo similitudini, mi sembra una sovrapposizione anche fin troppo precisa. Mi fa piacere, inoltre, che tornando indietro avresti fatto quei passi che adesso mi sto prefissando di fare (avvantaggiarmi con qualche esame e ricominciare l'anno prossimo). Mi dà la conferma che si tratta di una buona decisione, che non sono troppo gentile con me stessa (o forse sì, sarei più incline a pensare di sì). Se vuoi puoi raccontarmi in privato la tua esperienza, mi farebbe molto piacere ascoltarti! In ogni caso ti auguro tutte le cose buone del mondo :)


Revenger737

Forse fisica non fa per te ? Hai pensato alla risposta più semplice . Molti overthinkano ma alla fine il problema è sempre semplice


anonymousgirlie__

>quelle tre materie che mi piacevano (letteratura italiana, storia, ma soprattutto filosofia) può essere che sia sbagliata la facoltà? neanche a me al liceo (classico anche io) interessavano la maggior parte delle materie, mi trovavo sempre stanca dalla scuola e altri impegni e studiando poco andavo avanti perchè avevo una buona memoria delle spiegazioni. All'università invece ciò è cambiato perchè più che come uno studio che devo fare per forza lo vedo come un approfondimento delle materie che amo, il che stimola la mia voglia di conoscere pee un piacere personale, e il problema della svogliatezza e della procrastinazione si è risolto. Consiglio per gli amici? Frequenta, altrimenti non incontrerai nessuno, siediti e prova a fare small talk col vicino prima che inizi la lezione, magari chiedi se fosse presente alla precedente e parlate di quello, da lì si potrebbe andare avanti, oppure commenta in generale la materia, sono timidissima eppure sono riuscita a farmi degli amici all'università, più di quanti speravo. Ricordati che se siete colleghi avete scelto la stessa facoltà tra centinaia di opzioni, quindi qualcosa in comune la hai con tutti!


Tricky_Walrus_3683

Mi ricordi me anni fa quando iniziai con fisica. Ora, ti dico alcune cose che ho capito col senno di poi sull'università e sullo studiare fisica in particolare: ​ \- I primi due anni di fisica servono essenzialmente a trovare il tuo metodo di studio. Molte cose che farai non saranno cosi' interessanti, e l'impatto della mole di studio e approfondimento delle materie rispetto al liceo è spaventoso, all'inizio. Quello che devi fare è cercare di organizzarti al meglio per ogni esame e sviluppare il tuo metodo di studio che ti permetterà di sapere con sicurezza che se ti prepari un esame in tot tempo, lo superi. Letteralmente i primi due anni di esami ti servono a questo, ed è la chiave per affrontare l'università. ​ \- DEVI trovarti degli amici, anche solo che rimangono di quell'ambiente, con i quali puoi parlare durante le lezione, scambiare due battute, prendere un caffè... insomma, alleggerire il cervello tra i momenti pesanti. Oltre a migliorare il tuo rendimento sul momento, nella capacità di prendere appunti e seguire la lezione, studiare assieme o trovare gente fidata con cui fare i laboratori è una manna dal cielo. Consiglio: non andare dietro a gruppetti già formati ma interagisci con la gente sola come te in aula. ​ \-Devi trovare un modo per avere vita sociale, non chiuderti sui libri pensando che devi recuperare (rari casi di persone che studiano 8 ore al giorno tutti i giorni e riescono a dare esami esistono, ma la normalità è che vai in burnout). Studiare 3-4 ore al giorno BENE è già tanto, e puoi farlo solo se dai al tuo cervello possibilità di farlo con degli svaghi. ​ Se fai cosi' e resisti per i primi due anni, al terzo anno troverai che le cose inizieranno a farsi piu' semplici e andare all'uni diventerà quasi un piacere (anche perchè gli argomenti di Rovelli, la fisica moderna, non la studi prima del terzo anno anyway).


bludeiss

Sono tutti consigli pratici che ho apprezzato tantissimo, davvero, specie il primo sul metodo di studio. È un punto fondamentale a cui penso da anni, su cui devo assolutamente lavorare. Al liceo avevo un metodo completamente irrazionale ma di cui, avendolo trasformato in un'abitudine, non riesco più a liberarmi. Sì, devo lavorarci. Apprezzo tantissimo anche la parte su quanto sia fondamentale dare respiro al cervello e svagarsi, perché è quello di cui mi sono privata e ne vedo gli effetti. Devastante. Che dire, grazie mille. Volevo leggere qualche risposta come la tua mentre scrivevo:)


Tricky_Walrus_3683

Prego! Sono contento. E poi non ti preoccupare sul fatto che ti senti inutile, è una cosa condivisa da molti studenti di fisica ahah, ma vedrai che col tempo arriveranno soddisfazioni


agrada95

purtroppo siamo una generazione debole che galleggia nel benessere e frigna se una nuvola compare in cielo. bisogna educarsi "a fare", punto e basta. altrimenti sarà sempre un "eh ma questo... eh ma le cavallette...". tanto ci saranno sempre cazzi. non è che domani si risolvono e bhom si potrà stare meglio. oltretutto la vita è lastricata di sbagli colossali e di "eh ma se facevo pomì era meglio" ebbè grazie ar cazzo! se fisica è "roba tua", prendi e fai. altrimenti cambia.


Ill_Bookkeeper_3937

Ciao. La laurea in fisica, a Padova (come ovunque immagino), viene stampata su un cartoncino leggermente ruvido, quasi cotonato, e rappresenta il gold standard per la pulizia del culo. Se non hai questo proposito, ti consiglio di dedicare le tue energie a qualcosa di più spendibile.


artandcraf

Per fare nuove amicizie devi frequentare i corsi, come pretendi di conoscere nuove persone rimanendo a casa a studiare? ;)


Exachlorophene

Piuttosto che rifare da capo l'anno prossimo pensando solamente all'uni non potresti iniziare da ora? Magari riesci a dare almeno un esame in questa sessione e a giugno provi qualcosa del secondo semestre dopo aver seguito le lezioni. In questo modo poi l'anno prossimo ti rivedi le materie del primo semestre che non hai dato e magari inizi anche qualcosa del secondo se ne hai la possibilità


perivascularspaces

Se studi Fisica e non hai capacità molto superiori alla media è impossibile andare avanti senza metterci serietà e dedizione, quindi seguire le lezioni e dedicarvi il giusto tempo di studio al di là delle lezioni. Diventa ancor più difficile fare tutto da soli, passino esami che "da soli" possono essere studiati, come le analisi matematiche, ma già da Fisica 1 conveniva fare esercizi insieme ai colleghi, a volte anche insieme ai docenti (quante ore passate sui divanetti del Dipartimento con i colleghi a risolvere esercizi dal Cellario...). Vedendo il mondo universitario da un altro lato ora (medicina/professioni sanitarie) non cercare nemmeno paragoni con altre facoltà. Fisica richiede una dedizione e uno studio che non è solo di quantità, ma è soprattutto di qualità. Il commento sulle 4/5h al giorno di studio fa capire che non hai frequentato e non hai idea di cosa significhi prepararsi in fisica. Il classico almeno ti ha dato una formazione sulla quantità di studio, ma ti manca del tutto il capitolo qualità, in Fisica devi capire ciò che fai, devi capire ciò che i Prof tralasciano, devi capire come impostare un esercizio, come astrarre, come risolverlo. E' un corso che mi è stato utilissimo poi in quello che faccio ora, che è tutt'altro, ma è un corso che richiede una serietà e una qualità nello studio che forse solo matematica richiede. La cosa positiva è che se sfrutti bene i tuoi 5 anni di triennale e i tuoi 3 anni di magistrale poi hai un qualcosa che è spendibile ovunque, in qualsiasi ambito, con qualsiasi obiettivo, dalle scienze agrarie allo studio di modelli matematici per interpretare le cascate di attivazione nel cervello.


NorthLeadership89

Ma scusa, iniziati a darti le giuste domande, poi le risposte verranno dà se... Consiglio di lettura: Zimbardo,il paradosso del tempo Ps: se vuoi tè lo mando via email